18.02.2015 – 24.01.2015
Art Forum Würth Capena
La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino
Orario di apertura:
lunedì – venerdì: 10.00 – 17.00
sabato aperto solo per eventi e laboratori creativi
domenica e festivi chiusi
Ingresso gratuito solo su prenotazione
Dopo il successo conseguito presso la critica e l’interesse mostrato dal pubblico ad un progetto inedito e particolare, l’Art Forum Würth Capena è lieto di annunciare che la mostra “La Transavanguardia tra Lüpertz e Paladino. Opere nella Collezione Würth” rimarrà allestita nei suoi spazi sino al 24 gennaio 2015.
La mostra propone opere mai viste di due degli artisti più celebri nel panorama dell’arte contemporanea internazionale, mettendone in risalto la loro progettualità attraverso un allestimento espositivo che evidenzia il dialogo che è possibile instaurare tra la loro ricerca. Sessanta lavori fra dipinti e sculture di Mimmo Paladino e Markus Lüpertz: due tra i maggiori rappresentanti del movimento della Transavanguardia che si rapportano in un ideale confronto fra Italia e Germania.
E’ grazie infatti all’interesse del collezionista e imprenditore Prof. Dr. h. c. mult. Reinhold Würth, da sempre attento nei confronti delle tendenze artistiche degli anni ’70 e ’80, che la sua Collezione si sia arricchita, nel tempo, di numerose opere di esponenti italiani e tedeschi di questa corrente che celebra il ritorno alla pittura. La datazione dei lavori esposti permette al pubblico di seguire, tra affinità e specificità, le diverse fasi della carriera dei due artisti fino al primo decennio degli anni Duemila.
Teorizzata dal critico Achille Bonito Oliva, la Transavanguardia fu presentata ufficialmente alla Biennale di Venezia nel 1980 come un movimento di reazione ad una crisi che non investiva solo l’arte, ma anche la sfera economica e culturale del mondo occidentale. In opposizione al concettualismo e all’arte povera, allora imperanti, la Transavanguardia propose un ritorno alla pittura e una concezione dell’arte non più fondata sulla “certezza anticipata di un progetto e di un’ideologia”, ma sulla possibilità di muoversi liberamente in tutte le direzioni, facendo confluire nell’opera “immagini private e immagini mitiche, segni personali, legati alla storia individuale, e segni pubblici, legati alla storia dell’arte e della cultura.” (A. Bonito Oliva).
Alla luce di talune affinità con alcuni artisti tedeschi operanti in quegli anni, tra i quali Markus Lüpertz, nel 1982 fu proposta in Italia la mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, “La Transavanguardia tedesca”.
Markus Lüpertz (Liberec, 1941) è pittore, scultore e poeta. Nel suo lavoro si intrecciano molteplici suggestioni derivanti dal mito, dai grandi maestri del passato, dalla letteratura, ma il suo universo di forme è indipendente, rispondendo unicamente alla visione del proprio creatore ed alle leggi interne alla realtà pittorica.
L’opera del pittore e scultore Mimmo Paladino (Paduli, 1948) è guidata da una grande libertà e ricchezza di riferimenti, legati sia all’esperienza personale sia alla storia dell’arte e della cultura. Nella sua opera vivono in simbiosi figurazione ed astrazione, confluendo in un universo di segni enigmatici e misteriosi.
In occasione della mostra la casa editrice Swiridoff ha pubblicato un catalogo, che si avvale dell’introduzione critica di Achille Bonito Oliva.