Skip to main content
MAN'S Version

Marco Tardelli
L’Urlo del Campione

Perché è il migliore? 

Marco Tardelli è stato uno dei centrocampisti più completi e influenti nella storia del calcio italiano. La sua capacità di unire una straordinaria energia a un’intelligenza tattica fuori dal comune lo ha reso un pilastro sia per la Juventus che per la Nazionale italiana. Conosciuto per la sua grinta e la sua determinazione, Tardelli ha incarnato lo spirito combattivo dell’Italia degli anni ’70 e ’80. La sua famosa esultanza dopo il gol nella finale del Mondiale 1982 è diventata un simbolo di passione e orgoglio nazionale, rappresentando l’emozione di un’intera generazione. 

Gli inizi 

Nato l’11 settembre 1954 a Capanne di Careggine, Tardelli iniziò la sua carriera professionistica nel Pisa, per poi passare al Como, dove attirò l’attenzione della Juventus grazie alle sue prestazioni di alto livello. Nel 1975, si trasferì alla Juventus, dove rimase per dieci anni memorabili. Con la maglia bianconera vinse cinque scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. La sua crescita fu costante, diventando un punto di riferimento sia a livello nazionale che internazionale. 

Unicità 

La grandezza di Tardelli risiedeva nella sua versatilità e nella sua inesauribile energia in campo. Era un centrocampista completo, capace di contribuire sia alla fase difensiva che offensiva. La sua abilità nel recupero palla, unita a una potente capacità di inserimento e tiro dalla distanza, lo rendeva una minaccia costante per gli avversari. Ma ciò che lo distingueva veramente era la sua passione contagiosa: giocava ogni partita con un’intensità e una dedizione che ispiravano i compagni e incantavano i tifosi. Il suo celebre “Urlo di Tardelli” dopo il gol in finale al Mondiale è diventato l’emblema della pura gioia sportiva. 

Partita memorabile

L’11 luglio 1982, nella finale della Coppa del Mondo contro la Germania Ovest, Tardelli segnò il secondo gol dell’Italia con un tiro potente dal limite dell’area. La sua esultanza, con le braccia alzate e il viso trasfigurato dalla gioia, rimane una delle immagini più iconiche nella storia del calcio. Quell’urlo non rappresentava solo la felicità per un gol, ma la liberazione di un’intera nazione che ritrovava orgoglio e unità dopo anni difficili. La vittoria per 3-1 consegnò all’Italia il suo terzo titolo mondiale, e Tardelli fu consacrato eroe nazionale. 

Leave a Reply