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Roberto Baggio
Il Divin Codino

Perché è il migliore? 

Roberto Baggio è stato uno dei calciatori più talentuosi e amati nella storia del calcio italiano. Conosciuto come il “Divin Codino”, ha incantato tifosi di ogni squadra grazie alla sua classe innata, le sue giocate spettacolari e la sua capacità di segnare gol indimenticabili. Baggio non apparteneva solo a una squadra, ma era il campione di tutti: la sua eleganza in campo e il suo stile unico hanno superato i confini del tifo, rendendolo un’icona universale. Nonostante una carriera segnata da infortuni, ha sempre trovato la forza di rialzarsi, dimostrando una determinazione e una passione per il gioco senza eguali. 

Gli inizi 

Nato il 18 febbraio 1967 a Caldogno, in provincia di Vicenza, Roberto Baggio mostrò fin da bambino un talento straordinario per il calcio. Nei campionati giovanili, segnò un numero impressionante di gol, attirando l’attenzione di diversi club. A 15 anni, passò dal Caldogno al Vicenza, dove debuttò in Serie C1 a soli 16 anni. Le sue prestazioni eccezionali non passarono inosservate, e nel 1985 fu acquistato dalla Fiorentina. Nonostante un grave infortunio al ginocchio che lo tenne lontano dai campi per lungo tempo, Baggio tornò più forte di prima, diventando l’idolo dei tifosi viola grazie alle sue giocate e ai gol spettacolari. 

Unicità 

La grandezza di Baggio risiedeva nella sua abilità tecnica sopraffina, nella creatività e nella capacità di cambiare il corso di una partita con un singolo tocco. Era un trequartista classico, capace di dribblare avversari con facilità e di inventare assist e gol da qualsiasi posizione. Nonostante il calcio stesse evolvendo verso schemi più rigidi che penalizzavano il suo ruolo naturale, Baggio riuscì ad adattarsi, dimostrando la sua versatilità. La sua personalità riservata e la profonda umanità, unite alla sua fede buddista, lo resero un esempio di integrità e forza interiore. Ogni volta che scendeva in campo, portava con sé non solo il talento, ma anche una passione contagiosa che ispirava compagni e tifosi. 

Partita memorabile

Il Mondiale del 1994 negli Stati Uniti fu il palcoscenico in cui Baggio mostrò al mondo intero la sua classe. Dopo un inizio difficile per l’Italia, fu proprio Baggio a prendere per mano la squadra. Nella partita contro la Nigeria negli ottavi di finale, segnò il gol del pareggio all’88º minuto e poi il rigore decisivo nei tempi supplementari. Successivamente, fu determinante anche contro Spagna e Bulgaria, portando l’Italia fino alla finale contro il Brasile. Nonostante un infortunio alla coscia, Baggio decise di giocare ugualmente la finale. La partita si concluse ai rigori, e purtroppo fu proprio il suo tiro a finire alto sopra la traversa, consegnando la vittoria al Brasile. Nonostante l’epilogo amaro, il suo contributo in quel Mondiale rimane uno dei capitoli più straordinari della storia del calcio italiano. 

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