In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, in Würth Italia ne abbiamo approfittato per fare il punto su un tema così importante con i nostri colleghi Maria Grazia Brighi e Rocco Federico Perciavalle, rispettivamente RSPP delle sedi di Egna e di Capena.
Come si porta avanti l’obiettivo “0 Infortuni” in azienda?
Maria Grazia: Sensibilizzando, informando e rendendo consapevoli i lavoratori su quali sono i comportamenti corretti da adottare nello svolgimento dell’attività lavorativa, si può migliorare la sicurezza in azienda: Würth Italia, con la formazione a tutte le figure aziendali (dirigenti, manager, preposti, collaboratori) su un capitolo fondamentale come la sicurezza, ha ridotto dal 2011 ad oggi il numero degli infortuni del 70%.
Federico: Per ricercare in maniera efficace l’obiettivo “0 Infortuni” e gestire in modo controllato i processi e le attività svolte quotidianamente, è necessario attuare in maniera corretta un Sistema di Gestione Aziendale. Questo significa inserire tutte le figure aziendali (dirigenti, manager, preposti, collaboratori) all’interno di un contesto volto al miglioramento costante in materia di Sicurezza, Ambiente e Qualità.
Ci sono attività specifiche da seguire?
Federico: Possiamo dire che il miglioramento ed il mantenimento della sicurezza avvengono attraverso 4 elementi principali:
- Specificità del lavoro à individuazione di tutti i pericoli e rischi connessi alla mansione ed identificazione dei comportamenti a rischio più diffusi
- Consapevolezza à coscienza dell’attività che si sta svolgendo, delle modalità operative del processo aziendale e come influiscono sul proprio comportamento durante le attività quotidiane
- Tecnica à il progresso scientifico e tecnologico porta ad un’innovazione dei processi cercando sempre di garantire un rapporto bilanciato tra uomo/macchina/ambiente
- Formazione à con un processo formativo strutturato è possibile valutare i comportamenti da cui dipendono i “risultati” della sicurezza
Quali aspetti bisogna sempre tenere a mente?
Maria Grazia: Alla base della sicurezza rimane sempre il “Fattore Umano” (INAIL), cioè l’insieme di lavoro, organizzazione e individuo: Non dimentichiamo che all’origine di un infortunio c’è un comportamento sbagliato e per migliorare un risultato occorre a volte cambiare le proprie abitudini; un’azienda non è fatta solo di luoghi di lavoro, attrezzature, processi, ma soprattutto di persone. L’obiettivo primario dell’approccio “Fattore Umano”, quindi, è il miglioramento del livello di affidabilità del lavoratore, tenendo conto della complessità di tutti gli elementi con i quali è necessario interfacciarsi.
Qual è l’approccio al tema della sicurezza in ottica smartworking?
Maria Grazia: L’approccio alla sicurezza dentro e fuori l’azienda non cambia. Lo scenario attuale ci impone di rendere i collaboratori consapevoli di quali siano i comportamenti corretti da adottare nello svolgimento dell’attività lavorativa anche fuori dagli spazi aziendali.
Siamo accanto ai colleghi che operano in smart working dal 2019, attraverso un graduale processo di implementazione del lavoro agile in azienda, accompagnandoli nell’intraprendere nuove modalità di lavoro e nuove abitudini in sicurezza.
Quale può essere un suggerimento utile per tutti?
Federico: E’ possibile conseguire l’obiettivo “0 Infortuni” valutando la componente umana, quindi è importante indagare sulla percezione del rischio che ogni lavoratore identifica all’interno del proprio ambiente di lavoro.
Maria Grazia: Fondamentale per ogni collaboratore segnalare agli RSPP della propria sede i near miss (mancati infortuni) di cui è a conoscenza; sono campanelli di allarme che vanno ascoltati per fare prevenzione in azienda. Contiamo sui nostri collaboratori per fare la differenza!