Vi è mai capitato di scrivere su Google “primo giorno di lavoro”? La ricerca porta una serie infinita di siti con le 10 regole da seguire il primo giorno di lavoro, cosa non fare il primo giorno di lavoro, sii te stessa, ma non troppo …e così per circa 15 pagine di risultati. Il mio primo giorno di lavoro è stato “senza regole” e forse anche per questo speciale.
Ho seguito una sola direzione: essere me stessa. Questo include ascoltare le mie sensazioni, godermi nuovi incontri e spunti, immergermi in una cultura diversa rispetto a quella a cui ero abituata, ma altrettanto interessante da assorbire. Ricordo che durante il mio ultimo colloquio, nella sede di Egna, aveva nevicato e, fiocco dopo fiocco, mi ero fatta conoscere dalle persone che mi avrebbero poi dato fiducia nel farmi entrare nella grande famiglia Würth. Il primo giorno di lavoro ero emozionata, ma avevo una grande fiducia nella scelta che avevo preso…e poi mi chiedevo: “quale disagio più impegnativo di una nevicata può capitare ad una milanese?!”
Avevo accettato la nuova avventura, trasferendomi da Milano a un paesino che conoscevo da turista e amante della montagna. Ero sicura che questo cambiamento mi avrebbe fatto crescere, perché avrei ampliato il mio bagaglio con nuove conoscenze. Regione nuova, città solo poco conosciuta e un settore per me da scoprire: dentro di me le emozioni spaziavano dalla curiosità di chi mi sarei trovata di fronte, alla voglia di iniziare e rompere il ghiaccio.
Il primo giorno ero puntuale alla reception della sede di Egna e, dopo la firma del contratto e altri documenti, mi sono immersa nel reparto in cui avrei lavorato. La prima impressione? E’ impossibile non cogliere la spontaneità dei colleghi e dei responsabili dell’ufficio: tra una battuta spiritosa e una risata, mi hanno fatto sentire accolta e a mio agio dal primo minuto! Tra l’adrenalina di scoprire l’azienda dall’interno e la voglia di dare il mio contributo con persone nuove, il primo giorno è volato tra un incontro per conoscere i diversi ruoli e le ricerche per iniziare a toccare con mano la comunicazione dell’azienda.
Se ci ripenso oggi, ricordo l’energia sprigionata durante tutta la giornata, l’adrenalina di rompere il ghiaccio e immergermi nell’avventura aspettata e la contentezza di aver conosciuto persone simpatiche con cui sapevo avrei stretto un ottimo rapporto.
Il mio consiglio per affrontare il primo giorno di lavoro? Innanzitutto, non cercare la soluzione su Google!! Sii te stesso/a e lasciati guidare dalle sensazioni che provi. E’ normale essere agitato e “confuso”…in fin dei conti anche il primo giorno della scuola materna lo eravamo, così alle elementari e in tutte le nuove esperienze. La cosa meravigliosa è non smettere mai di avere l’adrenalina e la curiosità di conoscere il nuovo, perché, come afferma Marcel Proust, “l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi“
[Gloria Citriniti, Comunicazione e Ufficio Stampa in Würth Italia e, in foto, la neve sulla nostra sede di Egna nel 1995]